Questa breve lettura analizzerà l’evoluzione del concetto di bellezza e di come la gender equality lo influenzi. La bellezza è un concetto che ha accompagnato l’umanità sin dall’antichità, e che nel corso dei secoli ha visto mutare il suo canone di riferimento. Se nell’antica Grecia la bellezza era sinonimo di armonia e proporzione delle forme, nel periodo rinascimentale si è data maggiore importanza all’espressione delle emozioni attraverso il volto. Nel XIX secolo si è passati al culto della bellezza femminile bianca e fragile, con la diffusione dei saloni di bellezza e l’adozione di pratiche estetiche come il corsetto.
Oggi l’uguaglianza di genere è un valore sempre più sentito e diffuso. Il canone di bellezza sta ancora una volta evolvendo. Se in passato la bellezza era spesso associata alla ricchezza e all’appartenenza a un determinato ceto sociale, oggi stiamo assistendo a una maggiore apertura verso corpi e volti di ogni tipo e provenienza.
Grazie alla diffusione dei social media e dei media in generale, sono sempre di più le persone di diverse etnie, taglie e forme fisiche a essere valorizzate e celebrate. Questo rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore parità di genere. Fino a poco tempo fa erano soprattutto le donne a dover conformarsi a un ideale di bellezza imposto dalla società.
Tuttavia, il mondo della moda e dello spettacolo continua a essere dominato da un’estetica molto specifica. Spesso esclude le donne mature, le donne di colore e quelle con caratteristiche fisiche che si discostano dallo standard. Anche se sono sempre di più le campagne pubblicitarie e i brand che scelgono di rappresentare una varietà di corpi e volti. La strada verso una vera parità di genere passa anche attraverso una maggiore diversità nei media e nell’industria della moda.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che la bellezza non è solo una questione estetica, ma anche un fattore culturalmente costruito. Ciò significa che il canone di bellezza varia da una società all’altra e può essere influenzato da fattori come il potere, la ricchezza e la tecnologia. Ad esempio, in alcune culture l’essere in sovrappeso viene visto come segno di benessere economico, mentre in altre è sinonimo di povertà.
Negli ultimi decenni, si è assistito a una crescente mascolinizzazione della bellezza femminile, ovvero a una tendenza a modellare l’estetica femminile sugli ideali di bellezza maschili. Questo fenomeno si riflette sia nell’industria della moda che nei media, dove le donne vengono spesso rappresentate con tratti fisici forti e muscolosi, simili a quelli degli uomini.
Un esempio di questo trend è l’aumento della popolarità delle modelle androgine, ovvero di quelle che non presentano tratti tipicamente femminili come i fianchi pronunciati o il seno prominente. Anche nei film e nella televisione, le attrici vengono spesso scelte per la loro somiglianza con gli attori maschi, sia per quanto riguarda il fisico che il look.
La mascolinizzazione della bellezza femminile può essere vista come una conseguenza dell’emancipazione femminile e del movimento per i diritti delle donne. Tuttavia, questa tendenza presenta anche alcuni rischi. Innanzitutto, rischia di perpetuare gli stereotipi di genere, confermando l’idea che per essere belle e desiderabili le donne debbano assomigliare agli uomini. Inoltre, può contribuire a un’omologazione dell’estetica femminile, eliminando la diversità e la bellezza delle caratteristiche tipicamente femminili. Da qui si comprende l’evoluzione del concetto di bellezza in relazione alla gender equality.
Per contrastare questa tendenza, è importante promuovere una maggiore diversità nella rappresentazione della bellezza femminile nei media, valorizzando anche tratti fisici e look che si discostano dallo standard dominante. Inoltre, è fondamentale lavorare sulla costruzione di una nuova concezione della bellezza, che non sia più legata a un solo tipo di corpo o di look, ma che includa e celebri la varietà dei tratti fisici e delle espressioni della femminilità.
Ci sono diversi tipi di interventi chirurgici che possono essere effettuati sul viso, ciascuno dei quali ha lo scopo di migliorare l’aspetto di una o più specifiche aree del viso. Ecco alcuni esempi di interventi chirurgici sul viso più comuni:
In conclusione la chirurgia è uno strumento di supporto alla propria accettazione e alla realizzazione di una corrispondenza tra la propria immagine corporea e l’armonia del viso. Non esiste un’unica definizione di bellezza. Il momento socio culturale influenza molto l’evoluzione del concetto di bellezza. In questi tempi dove fortunatamente la gender equality sta facendo passi da gigante il concetto stesso di bellezza si sta evolvendo in tal senso.