L’uomo trascorre mediamente un terzo della sua vita dormendo. Ma dormire non vuol dire tagliare completamente i ponti con la realtà o “spegnersi”, anzi, il nostro sonno è un fenomeno attivo che svolge tante importante funzioni nell’ambito della conservazione delle nostre funzioni cognitive, della nostra competenza immunologica, nella protezione cardiovascolare e nella riparazione tissutale.
Il fenomeno “produttivo” sonno-correlato che di più colpisce ed ha colpito l’immaginario collettivo è il “sogno”, studiato variamente negli anni sia per il suo significato biologico che psicoanalitico.
La scoperta del sonno REM e quindi la possibilità di distinguere le diverse fasi del sonno, (NREM leggero, NREM profondo e REM appunto), hanno costituito il primo fondamentale passo per uno studio oggettivo del sonno e di tutto quanto accade complessivamente nell’organismo umano durante questa importante fase della nostra vita. Sono state quindi descritte le fondamentali modificazioni legate al sonno dell’attività cerebrale, dell’attività motoria, della temperatura corporea ,delle funzioni cerebrali e cardiovascolari e così via. L’importanza del sonno si può evidenziare anche sul piano evolutivo: assente nei pesci e negli anfibi, comincia a comparire nei rettili, mentre le fasi REM e non-REM fanno una timida comparsa negli uccelli, per strutturarsi definitivamente nei mammiferi (Jouvet M., 2000).
Oltre al fondamentale apporto alla tutela del nostro benessere proveniente dalla conoscenza della fisiologia del sonno, notevole importanza ricopre l’approfondimento verso le patologie del sonno che genericamente vengono classificate come: le insonnie, le parasonnie, le ipersonnie. Si calcola che attualmente circa un quarto della popolazione sopra i 40 anni abbia una qualità del sonno inadeguata. Se si tiene conto di questa elevata prevalenza e del fatto che dormire male non è solo un problema confinato alle ore notturne ma ha un importante ruolo nel compromettere la qualità di vita diurna ed il funzionamento globale dell’individuo, si può comprendere l’importanza di una sensibilizzazione verso il sonno, non solo sul piano teorico, ma anche su quello clinico (G. Coccagna., 2000).
La polisonnografia è l’esame che consente di diagnosticare disturbi del sonno di origine respiratoria e neurologica in pazienti adulti e bambini.